domenica 31 gennaio 2010

Festa all'Oratorio


Oggi il gruppo dei "Raanei in festa" ha imbandito uno spettacolare pranzo per la festa del tesseramento all'Associazione NOI cioé all'Oratorio, proprio nel giorno di San Giovanni Bosco. Le facce degli avventori erano più che soddisfatte, don compreso, sia per le gustose pietanze ma anche per l'occasione di stare insieme, che è sempre bello!
Sapete cos'altro è stato bello?
Queste due monelle che hanno fatto un simpatico pupazzo di neve con quella caduta proprio stamattina!

Ma anche gli irridicibili del calcio... guardate qua!

sabato 30 gennaio 2010

Al mort an cà


Questa sabato, all'oratorio, si é esibita al compagnia dei "Pieranichesi 2001" con la commedia "Al mort an cà", la storia di una bugia che diventa un imbroglio per incassare "quatre palanche"!
Mi raccomando, sabato prossimo, la rassegna si chiude con la compagnia Spazio Mythos di Cremona... non mancate!

mercoledì 27 gennaio 2010

Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?

"Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?"
E' una di quelle domandi pesanti in cui viene richiesta la complicità dell'interlocutore. Un quesito breve che supplica comprensione, fa balenare la fragilità e la debolezza umana, non solo di chi parla, ma soprattutto di chi ascolta.
"Avevo paura, sono scappato... Lei cosa avrebbe fatto al mio posto? Nessuno mi vedeva, l'ho fatto.. Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?"
Ma il vecchio signore che me la poneva, non cercava comprensione o scusanti. Al contrario, stava cercando di dirmi che tutti, nella maniera più naturale, avrebbe dovuto comportarsi come si era comportato lui.[...]
Un giorno qualunque del 1987, Giorgio Perlasca trovò nella casella postale una lettera che arrivava dalla Germania e così apprese che era stato "scoperto".


Così inizia "La banalità del bene" di Enrico Deaglio, un libricino di davvero poche pagine ma che racconta una storia straordinaria, la vicenda di un uomo che non si è arreso perchè la sua coscienza gliel'ha impedito, un uomo che, dopo aver combattuto per il Fascismo in Africa e nella Spagna di Franco, si trovò a combattere la sua personale guerra "dall'altra parte", aiutando quante più persone gli fu possibile.
Come? Con un banale stratagemma, fingendosi console spagnolo per soli 45 giorni e dando la cittadinanza a circa 5200 ebrei, salvandoli in questo modo dai campi di prigionia e dalle fucilazioni sommarie, sulle rive del Danubio di Budapest si trova il "monumento delle scarpe", un vero colpo al cuore.
Il bene può sembrare banale ma così non fu, tanto che l'eroe umano di questa storia, ha un suo personale posto nel giardino dei Giusti "Yad Vashem" a Gerusalemme, tante davvero tante le onoreficenze ricevute, ha parlato anche all'Assemblea Generale dell'ONU, ma il suo paese, l'Italia, lo riconobbe solo nel 1992.

Non conoscevo nulla di questo eroe finchè, durante una gita, non siamo stati a visitare la sinagoga di Budapest e lì, per terra, nel giardino, ai piedi di un enorme salice piangente in metallo, su una lastra di marmo nero, circondata da sassi, come si usa nei cimiteri ebraici, una fila di nomi e, fra gli altri, Giorgio Perlasca.

Oggi, nel giorno della Memoria, ricordiamo chi morì nei campi di concentramento ma anche coloro che si opposero allo sterminio, color che ebbero il coraggio di guardare negli occhi i propri simili, vedere la disperazione di un popolo, e scoprirsi eroi in modo del tutto inaspettato e rendersi conto che... non c'era altro da fare.
Ogni volta che arriva il 27 Gennaio si ricorda questa follia che da pochi contagiò molti, rendendoli complici di uno dei più efferati crimini contro l'umanità.
Perchè facciamo questo?
Perchè le giovani generazioni sappiano perchè chi non conosce la storia è destinato a riviverla. Facciamo questo anche per noi, perchè non dimentichiamo che, in nome di una razza superiore o di una religione superiore, i genocidi non sono finiti... purtroppo... la crudeltà dell'uomo verso i propri simili sembra essere senza fine.
Per saperne di più su questo eroe, clicca sull'immagine precedente.

“Vorrei che i giovani si interessassero a questa mia storia unicamente per pensare, oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe succedere e sapere opporsi, eventualmente, a violenze del genere”.
Giorgio Perlasca (intervista di Giovanni Minoli per Mixer 1990)

lunedì 25 gennaio 2010

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Luca Lc 1,1-4; 4,14-21
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Da alcune domeniche, il brano evangelico ci offre diverse manifestazioni di Gesù: ai magi, al battesimo nel giordano, alle nozze di Cana. Anche oggi Gesù si manifesta, si presenta ai compaesani. Anche il solenne inizio del Vangelo di Luca in fondo può essere visto come una presentazione. Luca ci tiene a presentarsi come uno storico scrupoloso e quindi affidabile. Il riferimento al vangelo, e più in generale alla catechesi, per essere sempre pronti a rendere conto della solidità degli insegnamenti ricevuti, è un dovere personale per ogni cristiano.
Il racconto della presentazione di Gesù a Nazareth è costruito come se fosse una sceneggiatura, con il chiaro intento di far vivere anche a noi la straordinaria esperienza di sentire quell’oggi che si realizza delle antiche profezie.
Troppo spesso anche noi, come gli antichi ebrei, siamo stanchi di aspettare il bene, in un mondo che sembra offrire, attraverso i disastri naturali e le malefatte degli uomini, soltanto il male. Ma nella fede viviamo proprio l’esperienza che l’oggi della salvezza del Signore è anche per noi, qui e adesso. Il nostro impegno a diffondere il bene con le nostre parole e opere è quell’oggi della salvezza che si realizza. Tocca a noi oggi compiere la scrittura che ascoltiamo ogni domenica.

domenica 24 gennaio 2010

La principessa e il ranocchio


Dopo tanto 3D, ecco che la Disney inverte la rotta e produce una pellicola SOLO 2D e con una tecnica "antica", i disegni fatti a mano... e si vede!
La storia è ambientata negli anni '20 a New Orleans, durante i giorni del carnevale. Lo spunto è la classica fiaba ma con tanta tanta musica jazz, affidata a Randy Newman, pluripremiato autore di colonne sonore con un Oscar per "Monsters & Co.", due Emmy Award, quattro Grammy ma con ben 19 nomination fra Oscar e Golden Globe.
L'eroina, Tiana, è di origini afro-americane mentre il principe è Naveen, viziato e donnaiolo. La nostra bella dovrà baciare il ranocchio per sciogliere l’incantesimo ma non succede quanto descritto dal libro delle favole; i nostri due dovranno affrontare qualche imprevisto,sfuggire alle ombre nere della notte, e molte avventure, alcune davvero spassose, come la conoscenza di Ray, una lucciola sognatrice innamorata di una stella, e Louis, un alligatore dotato di un talento straordinario come trombettista jazz.
Come tutti i film della Disney, anche questa pellicola ha una morale profonda, che vuole far pensare oltre che divertire. Tiana sa che la vita non è facile, è convinta che ognuno possa realizzare le proprie ambizioni e i propri sogni se lavora abbastanza duramente ma la saggia ed eccentrica Mama Odie, una impertinente nonnina di 197 anni, le insegnerà che l'importante non è ciò che si vuole ma ciò di cui si ha bisogno.
Così la protagonista rinuncia a tornare umana perchè ha capito di cosa ha davvero bisogno...
non preoccupatevi, il lieto fine non manca mai!

sabato 23 gennaio 2010

47... mort che parla


E' iniziata la rassegna teatrale delle compagnie amatoriali.
Stasera è stata la volta dei nostri amici di Bolzone, gli "schizzati" dello Schizzaidee, con una esilarante commedia dialettale sulle vicissitudini di due fratelli che si ritrovano un fantasma in casa. Per scacciarla, si affidano alla fede, alla magia e anche ad una fattucchiera ma nessuno di questi rimedi avrà successo.
Divertente fino alle lacrime, la storia è piacevole e ben tenuta in scena da Christian e Alessia, bravissimi protagonisti, ma anche gli altri fanno bene la loro parte.
Mi raccomando...
se vi siete persi la commedia questo sabato, non dovete assolutamente mancare alla prossima, sempre sabato sera, e, se eravate dei nostri,... beh sapete dove tornare settimana prossima.

giovedì 21 gennaio 2010

Passepartù

Per chi non se ne fosse accorto,in piazza Duomo, è parcheggiato un strano camioncino tutto aperto e pieno di ...LIBRI.
Si chiama "Passepartù" ed è un'iniziativa della casa editrice Mursia. Non è solo una rivendita ma offre anche eventi culturali tutti intorno al mondo della carta stampata. Un esempio ?
Domani,22 Gennaio, alle ore 18.00, Carlo Lucarelli (noto giallista e conduttore di "BluNotte") parlerà di "Enigmi, misteri e videogiochi".
L'iniziativa, che prosegue fino a fine mese, è fitto di appuntamenti e anche con ospiti illustri, dalla presentazione di nuovi volumi a gare di "abilità mentale" con tanto di Nintendo in palio.
Fateci un giro, potrebbe davvero sorprendervi.

mercoledì 20 gennaio 2010

Promemoria

Un piccolissimo post per ricordarvi che:

Sabato 23 inizia la rassegna teatrale presso il nostro Oratorio. Iniziano i ragazzi di Bolzone con "47...mort che parla". Sabato 30 è la volta della commedia "Al mort an cà" della compagnia dei Pieranechesi e chiuderanno "Andy e Norman, due scapoli e una bionda" della compagnia Spazio Mythos.

Domenica 31 ci sarà, sempre all'Oratorio, un pranzo comunitario organizzato dal neonato gruppo de "Raanei in festa" in occasione della festa del Tesseramento all'associazione NOI. Quindi iscrivetevi al pranzo ma soprattutto all'Oratorio, per gli adulti sono solo € 7,00 all'anno.

La Messa a suffragio di Suor Ester si svolgerà Martedì 26, sempre alle 16.00

e... è di prossima pubblicazione il bollettino... state all'erta!

lunedì 18 gennaio 2010

Il Vangelo della Domenica


Dal vangelo secondo Giovanni Gv 2,1-12
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Dopo la manifestazione dell’Epifania ai magi e quella al Giordano dopo il battesimo ricevuto da Giovanni, ci viene proposta una terza manifestazione: il primo segno compiuto da Gesù. E i discepoli cedettero in lui. Sembrerebbe un segno minore rispetto ad altri miracoli più eclatanti compiuti da Gesù. Ma in realtà la grandezza del segno non è tanto la capacità di Gesù di trasformare l’acqua in vino, o la grande abbondanza con cui viene incontro alla necessità degli sposi. Piuttosto sta nel rimando, proprio perché segno, ad un altro momento, ad un’altra ora, quella dell’ultima cena, della passione, quando il vino diventerà segno del suo sangue, della sua vita donata per noi. Il miracolo di cana è segno dell’amore di Dio che si rivela nella obbedienza totale di Gesù. Tutto il brano ci rimanda a quell’ora in cui si realizzano le promesse d’amore del Padre: ci dona la vita del figlio perché noi abbiamo la vita eterna.
A noi rispondere, dopo aver riconosciuto i segni dell’amore di Dio, con i nostri segni di amore. Anche nei momenti più tremendi, come nel caso del terremoto di questa settimana ad Haiti, stiamo attenti a non confondere i segni della presenza di Dio. Il terremoto è solo un evento naturale, il vero segno di Dio è l’amore e la disponibilità di tanti, pronti ad aiutare i fratelli. Cosi come anche noi siamo chiamati ad essere segno di questo amore con la nostra disponibilità ad aiutare, attraverso i canali a noi concessi, i nostri fratelli nel bisogno.

venerdì 15 gennaio 2010

Ciao Suor Ester!

L'abbiamo vista, solo qualche giorno fa, sorridente in una bella fotografia scattata in Africa, sua attuale terra di missione, e ieri sera la notizia...
un malore ce l'ha portata via o meglio l'ha portata via a tutti coloro che su lei contavano e per cui lei faceva la differenza, i suoi attuali parrocchiani e i suoi malati dello sperduto villaggio di Ariuara, in Congo.
Noi siamo la sua comunità d'origine ma la vita di Madre Ester è stata davvero una vita di missione e fino a pochi gioni fa faceva grandi progetti sull'ampliamento dell'ospedale e la costruzione di un scuola, proprio con quello spirito sempre giovane e pieno di energia che solo la Fede sa dare, alla faccia dell'età anagrafica che uno si ritrova.
Grazie per la testimonianza che ci ha lasciato... riposa in pace.

giovedì 14 gennaio 2010

Paradiso distrutto

Da ieri le immagini della distruzione campeggiano di nuovo sui teleschermi. Non si tratta dell'Abruzzo, ferita ancora aperta nella nostra storia recente, ma di un paese straniero,fra i più poveri del mondo nonosante sia metà di numerosi vacanzieri.
Haiti e, in particolare, la sua capitale è attonita e stordita dalla furia della natura che l'ha colpita.
Un terremoto dalla forza immane, una scossa di 7.0 gradi Richter (quello in Abruzzo fu di "appena" 5.8), ha travolto la città e i suoi stessi simboli, come il palazzo del governo.
Sono senza parole...

cliccate sull'immagine perl'approfondimento de "La Stampa"

martedì 12 gennaio 2010

From Rome


Pubblico la mail che Suor Angela ci ha inviato al ritorno dal suo Natale in Africa, dove ha incontrato a sorpresa Madre Ester Nichetti, anche lei di San Bernardino e missionaria canossiana.
Buona lettura e, se volete vedere le altre foto, cliccate sull'immagine iniziale!
Buon Natale e Buon Anno anche se in ritardo!.

Come promesso scrivo dopo essere tornata dal mio viaggio nel Congo, e precisamente ad Aru, dove sono stata per due settimane a visitare i Volontari del VOICA (Volontariato Intarnazionale Canossiano).
Ho avuto la grande gioia di visitare la nostra carissima M. Ester Nichetti. Fu una grande sorpresa per lei, che non sapeva nulla del mio arrivo. Con la sua Madre Provinciale, M. Tina Baiguera, al volante delle "quattro ruote" viaggiammo per piu' ore per coprire la distanza di 50 Km su strade che non si dovrebbero chiamare con questo nome. Il villaggio di Ariuara ha al suo centro il convento e l'ospedale dove M. Ester ancora trascorre i suoi giorni organizzando le medicine, poche ma indispensabili per quella popolazione. Il nostro incontro rimarra' indebile nel mio cuore poiche' fu proprio l'arrivo di M. Ester dal Congo, ben 50 anni fa che accese in me la fiamma missionaria.
Dalle foto qui accluse si puo' intuire la nostra gioia ed emozione.
Dopo il pranzo in compagnia delle giovani ed allegre madri africane andammo a visitare l'ospedale ed i d'intorni dove si sogna di costruire una scuola. M. Ester e' molto coinvolta nelle fasi di sviluppo dell'ospedale e sono certa che col contributo delle offerte date dalla nostra parrocchia potra' comperare la bombola di ossigeno (di cui essa ne ebbe tanto di bisogno ultimamnte) e di altri strumenti chirurgici.
A nome di M. Ester ringrazio e saluto con affetto tutti voi e prego il Dio a benedire e ricompensare la vostra generosita' con salute, pace e gioia.

Sr Angela Sambusida
Canossiana Missionaria

lunedì 11 gennaio 2010

Il Vangelo della Domenica


Dal vangelo secondo Luca 3,15-16.21-22
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

La prima domenica del tempo ordinario è dedicata al Battesimo di Gesù da parte di Giovanni il Battista, una nuova manifestazione di Gesù con l’investitura ufficiale da parte della voce che viene dal cielo: Tu sei il figlio mio, l’amato. Ma è soprattutto la presenza dello Spirito che appare sotto forma corporea, come di colomba, come a ricordare il nuovo inizio del mondo dopo il diluvio universale ai tempi di Noè.
Proprio la presenza dello Spirito ci aiuta a ripensare anche il nostro Battesimo. Infatti il nostro non è un battesimo di penitenza ricevuto da adulti desiderosi di conversione, ma, grazie a Gesù, un Battesimo in Spirito Santo e fuoco. Se vogliamo ridare il giusto spazio nella nostra vita al battesimo dobbiamo riconoscere la presenza dello Spirito. Oggettivamente è difficile per noi parlarne. Gli stessi segni che troviamo nella Bibbia sono molto umili e a volte poco significativi per la nostra mentalità.
Ma è soprattutto la nostra soggettiva propensione al pensiero materialista che rende arduo il vivere secondo lo Spirito. Anche i recenti fatti di cronaca italiana ci mostrano chiaramente come la nostra mentalità materialista se non viene corretta e sostenuta dai valori dello Spirito prima o poi scatena l’odio e la vendetta. Non bastano le leggi per regolamentare i nostri rapporti quotidiani. Queste devono trovare radici spirituali in ciascuno di noi. Senza un’anima anche le buone intenzioni di giustizia rimarranno deluse.

domenica 10 gennaio 2010

Quando il cibo diventa una minaccia


Dopo Natale, periodo dell'anno in cui ci si trafoga di ogni possibile cibo, questo film è davvero in controtendenza. Il titolo del post l'ho trovato in Internet e mi sembra che riassuma molto bene la morale del film.
Sarà la svolta salutista di Obama o il fatto che gli Stati Uniti (e solo loro potevano fare un film così!) siano la nazione al mondo più obesa ma la sovralimentazione é davvero un rischio per la propria salute ma anche costo sociale. Il sindaco che diventa iperobeso ne è il più degno rappresentante ma è l'intera collettività, che chiede e prenota a comando precipitazioni del proprio cibo preferito, si ritrova compatta e felice in un'orgia di cibo tanto colorata quanto progressivamente pericolosa. Tutto questo viene detto e mostrato senza la minima tentazione predicatoria e rafforzato con l'inserimento di numerose altre tematiche, come l'incomunicabilità con l'accigliato padre (mai termine fu più appropriato!) o la tenera quanto timida storia d'amore fra i due secchioni protagonisti. Ce n'é per tutti anche per gli ambigui politici pronti a cavalcare qualsiasi occasione pur di poter ricavare uno spazio di gloria personale.
Si ride davvero molto fin d'inizio quando il simbolo della Columba Pictures viene schiacciato... se eravate all'oratorio, adesso state sorridendo!
Per gli altri... beh, esistono i video-noleggi!

venerdì 8 gennaio 2010

Un compleanno davvero speciale

Era il 1910 quando il dirigibile Zeppelin compì il suo volo inaugurale e la Terra attraversò la coda della cometa di Haley, fra paure e superstizioni.
Le signore avevano vestiti drappeggianti, con la vita leggermente alta ma con l'orlo così stretto, intorno alle caviglie, da costringerle ad avanzare a piccoli passi; per compensare portavano enormi cappelli a larghe falde e carichi di decorazioni.
Il papa allora si chiamava Benedetto, come oggi ma con un numero diverso.
Muore Tolstoj e nasce, a Parigi, il movimento di Marinetti, il "futurismo", e, in un paesino albanese, la futura Madre Teresa di Calcutta.
Perchè tutto questo?
Perchè nel lontano 1910, davvero "un secolo fa", nasceva la signora Rosina che proprio oggi ha festeggiato la bellezza, si può proprio dire, di 100 anni!
Complimenti signora!

mercoledì 6 gennaio 2010

E adesso Palio!

Se ne sentiva la mancanza e forse questa è la componente più importante per ogni iniziativa in Comunità!
Il Palio era stato istituito nel 1998, grazie al carisma e all'intraprendenza di don Francesco Ruini, allora curato della nostra Parrocchia, e poi replicato nel 2000, poi è stato oggetto di tanti ricordi e discorsi e niente di più.
10 anni... tanti ne sono passati e si... era ora che si riproponesse e il gruppo qua a lato ci ha lavorato davvero tanto... e non è ancora incominiciato!
Questo pomeriggio, all'oratorio, è stato fatto il primo passo ufficiale... la consegna dei regolamenti ai referenti delle quattro contrade.
QUATTRO! Già questa è la prima novità: le contrade sono passate da 3 a 4 al fine di allargare la partecipazione. Di conseguenza anche i nomi e i colori sono cambiati, ma vediamo nel detteglio come.
Contrada Chiesa, la contrada da battere dato che ha vinto le 2 edizioni precedenti, contraddistinta dai colori VERDE e FUCSIA, comprende via XI Febbraio, via XXV Aprile, via Cabini, Via Izano, via Boffelli e Via Vittorio Veneto.
Contrada Martini, dai colori GIALLO e ROSSO, come la Polisportiva Frassati, copre le vie Enrico Martini, da cui prende nome, via Montesanto, via Izano.
L'ex contrada Fiori è stata divisa in due nuove compagini.
La contrada di Porta Serio , rappresentata dai colori BLU e GIALLO, segue il percorso di via Brescia fino all'altezza della Santella dedicata alla Madonna di Caravaggio, nei pressi della banca, ma comprende anche la parte della parrocchia al di là della ferrovia, come via Montello o via Cadorna.
La contrada della Pietà inizia in prossimità della scuola elementare e prosegue lungo via Brescia, fino al confine con Offanengo, ma raccoglie anche via Mirandola, via Ricengo, via Galimberti e tutta la zona nota come "Garzide". I suoi colori distinti sono il BIANCO ed l'AZZURRO.
Lo spirito che anima la anifestazione è l'inclusione, non a caso è stato scelto come tema "Madre Teresa di Calcutta, ponte fra i popoli", e quindi ogni contrada potrà rafforzarsi andrando a pescare contradaioli dalle parrocchie e dai peasi vicini. Quindi gli abitanti delle parrocchie di Castelnuovo, Vergonzana e San Benedetto e dei comuni di Ricengo, Izano e Offanengo sono fin d'ora avvisati... potreste essere dei nostri!
Il programma è a dir poco ambizioso con l'inizio fissato per Maggio, per la precisione il 20, data della celebrazione liturgica di San Bernardino a Siena, per poi chiudersi a Settembre, nella settimana della tradizione sagra.
Come detto, oggi alcuni residenti delle contrade hanno ritirato i regolamenti e iniziato con il primo passo di avvicinamento al palio: la raccolta delle iscrizioni. Ogni contrada, per poter partecipare, deve avere almeno 100 contradaioli entro il prossimo 21 Febbraio, data in cui sarà formalizzata l'iscrizione della contrada stessa al Palio.

I referenti, che vedete anche nella foto qui sopra, sono :
contrada Martini: Nicoletta Sambusida e Mauro Spoldi
contrada di Porta Serio: Carmen Abate-Dossena e Dario Ozzola
contrada della Pietà: Micaela Ghisetti-Benelli e Diego Pandini
contrada Chiesa: Monica Cattaneo-Gritti e Alessandro Cattaneo.

Forza, coraggio, contattare i referenti per la vostra contrada e partecipate anche a voi a questa che vuole essere una festa davvero gioiosa per tutti!
:O)
Volete sapere una curiosità? Saranno appositamente coniati i "bernardini", monete da utilizzare durante il palio!

martedì 5 gennaio 2010

Questo 2010

è appena cominciato ma già fa parlare di sé per l'inaugurazione,ieri a Dubai con un tripudio di fuochi d'artificio, di un grattacielo alto più di 800 metri che è destinato ad essere la torre dei record per almeno 5-10 anni, data la "distanza" data ai concorrenti.
Spettacolare davvero anche se mi domando quale sia l'utilità di un'opera faraonica di una simile portata in un paese che sta attraversando una drammatica crisi economica, che non ha un solo pozzo di petrolio e tutta la sua economia è retta dal fatto di essere un paradiso fiscale!
Strani questi arabi, davvero!

Ma l'evento "col botto" di inizio anno serve a ricordare gli eventi del decennio passato nella bella fotogalley che potete raggiungere, cliccando QUI,
oppure solo dell'annoappna concluso, cliccando QUI.
E se siete curiosi e volete conoscere tutti i numeri della Burj Tower, cliccate sull'immagine della torre.

PS : domani pomeriggio, alle ore 16.00, non mancate alla presentazione del Palio, il nostro inizio con botto per il 2010!

lunedì 4 gennaio 2010

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Giovanni Gv 1,1-18
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

La pienezza della gioia del Natale non ci lascia un momento. Anzi la Parola di Dio che ci viene offerta in questa domenica è ancora più abbondante dei giorni scorsi. L’inno alla sapienza, da sempre letto come un inno al Verbo incarnato, e l’inno di S.Paolo della lettera agli Efesini, meriterebbero un meditazione approfondita e generosa. Cosi come il prologo del Vangelo di S.Giovanni è sempre una miniera inesauribile di riflessioni sul mistero dell’incarnazione.
Il centro del brano è sicuramente l’affermazione del Verbo che si è fatto carne e ha posto la sua tenda in mezzo a noi. Il testo in greco si riferisce esplicitamente alla tenda con almeno tre intenzioni. S.Giovanni, da buon ebreo, ricorda innanzitutto il periodo dell’Esodo, quando Dio stesso abitava in una tenda, e guidava il popolo liberato, così come Gesù guida, con la tenda del suo corpo, il nuovo popolo di Dio. Ma la tenda dice anche la situazione di precarietà e umiltà che il figlio di Dio ha voluto accettare, facendosi carne. Ma soprattutto, per noi, la tenda della umanità di Gesù rappresenta la sua presenza quotidiana, vicina alla nostra vita. Le nostre chiese e basiliche son belle e fan parte della nostra cultura, e sono il luogo ideale per incontrare Dio. Ma stiamo attenti a non farle diventare delle prigioni dorate per il nostro Dio. Lui si è fatto carne per stare con noi, per seguirci, anzi guidarci, giorno per giorno, sulla sua e nostra strada che porta al regno di Dio.

domenica 3 gennaio 2010

Bellissima mostra



Non sapete cosa vi siete persi!
Intensa, toccante, struggente, a volte al limite ma sempre e comunque sconvolgente come una fotografia possa catturare l'animo di chi sta davanti all'obiettivo.
Per avere un assaggio delle opere, perchè di questo si tratta, clicca sull'immagine iniziale, che è quella che più di tutte mi ha colpito. Una pioggia scrosciante che sembra bagnare anche l'anima dei due bambini al di là del vetro e quegli occhi che ti "guardano dentro"... c'é da tremare dall'intensità di questa immagine!

sabato 2 gennaio 2010

Buon Anno!




Per vedere tutta la galleria fotografica, clicca sull'immagine AGITATA! :O)