martedì 25 settembre 2012

Fai bei sogni

Dal titolo sembrerebbe che il libro sia una storia d'amore e di serenità, visto che è frase con cui l'autore veniva salutato dalla mamma prima di addormentarsi, ma al contrario, fin dalle prime pagine, rivela un'infanzia e un'adolescenza inquieta.
Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infautazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
Il protagonista si trascina da un fallimento all'altro fino a quando incontra la sua anima gemella, una donna serena in primo luogo con sé stessa e in grado di illuminare l'oscuro che Gramellini cela, la sua costante paura di "vivere" e di come questo costi fatica, uno sforzo tale da lasciare spesso senza fiato. Raccontato così sembrerebbe un libro difficile, molto psicologico ma il vicediretore della Stampa scrive come nessun altro, usando con arte non solo le parole ma anche l'ironia.
E infine una citazione da lode:
I "se" sono il marchio dei falliti. Nella vita si diventa grandi "nonostante".

E dopo le vacanze estive torniamo al solito ed unico libro.
Il prossimo libro del Club e'
"L'angolo dei lettori ribelli" di Rebecca Makkai
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

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