domenica 31 marzo 2013

Auguri...


I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno
raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
Kahlil Gibran

"Pasqua è il passaggio dalla morte alla vita,
dalla tristezza alla speranza"
Mons. Antonio Mattiazzo, arcivescovo vescovo di Padova

giovedì 28 marzo 2013

Giovedì Santo

Inizia oggi il triduo pasquale con le celebrazioni del Giovedì Santo e questo nuovo Papa ci dà un altro forte messaggio. Infatti la celebrazione non sarà nella basilica di San Pietro ma in un carcere minorile romano proprio a rafforzare quanto detto oggi nella Messa con i sacerdoti: "essere pastori con 'l'odore delle pecore', pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini. [...] Il sacerdote che esce poco da sè, che unge poco, si perde il meglio del nostro popolo, quello che è capace di attivare la parte più profonda del suo cuore. [...] Chi non esce da sé, invece di essere mediatore, diventa a poco a poco un intermediario, un gestore. La cosiddetta crisi di identità sacerdotale - ha ammonito ancora - ci minaccia tutti e si somma a una crisi di civiltà, però se sappiamo infrangere la sua onda, noi potremo prendere il largo nel nome del Signore e gettare le reti."
Che bel messaggio e mi sembra proprio che non sia solo per i sacerdoti ma per tutti quelli che si dicono cristiani!
C'è da dire che questo Papa non fa altro che meravigliarci, è di un'effervescenza che lascia basiti, "mica come Ratzinger, che era un micio, dove lo mettevi stava." (la citazione non è mia ma della Littizzeto nella scorsa puntata di CheTempoCheFa)
E proprio oggi esce con il Corriere della Sera un DVD e un libro intervista al Santo Padre, un modo molto semplice per conoscere meglio quest'uomo venuto dall'altro capo del mondo. Se volete leggere il primo capitolo, cliccate QUI.

martedì 26 marzo 2013

Orgoglio, Pregiudio e Compleanno

"Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen non ha bisogno di presentazioni, è un "classico" nel vero senso del termine, una di quelle storie senza tempo e che anche oggi ha qualcosa da raccontare.
Non è che noi occupiamo l'intera esistenza in attesa del prossimo ballo o di una vista da ricambiare, ma i temi fondamentali sono senza tempo, cominciando proprio dalle differenze sociali o meglio delle vere "barriere" sociali per cui è "poco appropriato" che una persona con una certa posizione osi solo pesare di porte rivolgere ad una di posizione inferiore.
L'interesse per l'ammontare delle rendite di uno o dell'altro è il motore dell'agire di più di un personaggio, cominciando proprio dalla madre della protagonista. Quindi immaginate un po' che gran da fare ha questa donna che deve "piazzare" ben quattro figlie! Molto piacioso, e decisamente a contrappeso di tale ingombrante madre, è mister Bennet, il padre di Elisabeth, che sembra sempre perso in un mondo tutto suo ma che non si lascia sfuggire di dire la sua in modo quasi impertinente.
La coppia al centro della storia sono Darcy, così orgoglioso e prezzante nei confronti di chi non ha la sua stessa posizione sociale, e Elisabeth, altrettanto piena di pregiudizi e proprio per lo stesso motivo. Se non fosse che la storia è arcinota, verrebbe da fare il tifo che lei se lo sposi anzi no, che non lo sposi affatoo, anzi... forse si. Questo romanzo è un altalena di emozioni dove i due protagonisti non fanno altro che ricorrensi fin dalla prima pagina, che parla, tra l'altro, in modo molto chiaro: "E' verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie".
Ma tornando a noi, si... il libro ci è piaciuto.
Io lo avrei preferito più corto e con qualche "poco opportuno di meno", ma va bene lo stesso! Del resto un libro così o si odia o si ama. Del resto il personaggio di Elisabeth è meraviglioso, l'esaltazione che la bellezza non sia tutto, ma che l'intelligenza ed il carattere fanno la persona, è davvero una lezione senza tempo.
E se volete conoscere qualche curiosità sul film di cui avete appena visto il trailer, cliccate qui.
E se poi non ne avete ancora abbastanza, su facebook, c'è pure una pagina "ufficiale"!

Il mese prossimo sarà il quarto compleanno del Club e abbiamo pensato di fare una festa / lettura / concerto / evento. Quindi vi aspettiamo il 25 Aprile alle ore 17.00, all'ora del the, all'Oratorio dove vi racconteremo un libro con l'aiuto di brani al pianoforte, suonati solo per noi da Biancamaria Piantelli e Paolo Crabone, maestri di musica presso la "Folcioni".
Il libro che vi racconteremo e'
"Almeno il cappello" di Andrea Vitali
Partecipare è caldamente consigliato e passate parola...
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

venerdì 22 marzo 2013

Ora della Terra

Domani il mondo si spegne per un'ora, alle 20.30 monumenti, case, uffici, città resteranno al buio per testimoniare l'impegno di cittadini, governi e organizzazioni nella lotta al cambiamento climatico e per uno stile di vita sostenibile.
Alla sua sesta edizione, nel 2012 , le città coinvolte sono state più di 7000 in 152 paesi del mondo oltre 2 miliardi di partecipanti 154 imprese coinvolte piu’ di 4.64 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube Earthhour.
In Italia hanno partecipato 400 città: dalle 20:30 alle 21:30 si sono spenti luoghi simbolo, tra cui la facciata e la Cupola della Basilica di S. Pietro, il Teatro Alla Scala di Milano, piazza S. Marco a Venezia, la Torre di Pisa, Duomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana a Torino, i Sassi di Matera, l’Acquario di Genova e molto altro.
Sul sito ufficiale del WWF, puoi letteralmente sfidare il mondo! Per saper come fare, clicca QUI e ricordati di spegnere qualche luce, soprattutto quella lucetta rossa di stand-by degli elettrodomestici... stacca la spina e questo tuo piccolo ma grande gesto può davvero aiutare a salvare il mondo.

martedì 19 marzo 2013

lunedì 18 marzo 2013

Fiori, neve e contributi scolastici

Era solo ieri che, sfidando un vento non proprio primaverile, gli Amici della Scuola Elementare vendevano fiori e piante aromatiche in piazza... e oggi, fino dalle prime ore del mattino, nevica ma nevica, nevica con fiocconi grossi grossi che sembra Natale!
Ma i nostri eroi hanno tenuto duro e la vendita era anche l'occasione per rinnovare il proprio sostegno all'Associazione stessa. Se non l'avete fatto, sappiate che potete recuperare alle prossime bancarelle.
Questo fatto mi permette di condividere alcune riflessioni circa il contributo alle scuole che, nei giorni scorsi, ha scatenato un vero e proprio delirio. Tutto parte da una circolare del Ministero che ribadisce che il contributo alle scuole statali, per le classi quarte e quinte, sia volontario. Verissimo, mai negato MA... visto il ridicolo budget di cui la scuola statale viene dotata, se la stessa vuole offrire servizi degni di tale nome qualcosa alle famiglie deve chiedere. Poi possiamo discutere di come e cosa viene chiesto. Ad esempio, se chiedo ai 300 bambini di un plesso scolastico di portare una risma di carta da fotocopiatore, devo però domandarmi dove vanno le 150.00 fotocopie che ne escono (esempio fatto da una mamma ad una trasmissione radiofonica). Nella scuola dove lavoro io, con questi soldi sono attivati i corsi di recupero (per i quali i ragazzi non pagano niente), viene aggiornata la dotazione tecnologica (usata da tutti gli studenti), vengono realizzati laboratori integrativi per quelle materie che la riforma ha massacrato e molto altro ancora. Niente di losco, tutto alla luce del sole e con l'approvazione ed il sostegno dei genitori rappresentanti in consiglio di istituto. Se qualche famiglia non può pagare (ISEE alla mano), gli si va incontro. Se qualcuno non vuole pagare rischia di innescare un meccanismo pericoloso che, a lungo andare, vedrebbe penalizzata l'offerta formativa data al proprio figlio.
Ma domandiamoci perchè le scuole devono chiedere questo alle famiglie? Quante risorse sono destinate alla scuola pubblica (per la privata è un altro LUNGO discorso)? E come sono gestite? Ad ogni nuovo governo, chi lavora nella scuola spera e prega perchè si faccia ordine e non solo tagli economici mascherati da riforme. Dare alla scuola le risorse e permettere loro di governarle sarebbe davvero un grande passo avanti.

domenica 17 marzo 2013

Che settimana!

Dire che la settimana appena trascorsa ce la ricorderemo per un bel pò è decisamente poco!
Intanto questo papa Francesco che non smette ogni giorno di stupirci con la sua concreta testimonianza di Fede, trasmessa soprattutto da gesti semplici ma decisi, proprio a dimostrarci che per cambiare non servono clamori ma solo fatti concreti e giusti. Nessuno del "governo" Vaticano avrebbe pensato che il Papa sarebbe tornato a pagare il conto dell'albergo, che avrebbe rifiutato le famose scarpe rosse, perchè ha già la sue (che rosse non sono), o che avrebbe sconvolto tutto il cerimoniale dell'elezione perchè deve andare a pregare la Madonna. E che sorriso! Come si fa a non stare ad ascoltare una persona così che parla con il cuore in mano, usando i fogli su cui è scritto il discorso ufficiale come antistress?
Decisamente avevamo bisogno di un uomo così.

E poi l'elezione di un'altra "sconosciuta" ai più, Laura Boldrini alla presidenza della Camera. Che donna... e ne sono strafelice proprio perchè abbiamo bisogno davvero di persone così, concrete, con la testa sulle spalle, elette perchè valgono e non per altro...
Il suo discorso di insediamento ha convinto tutti ed è stato, non solo una sorpresa, ma una gioia trovare qualcuno con le idee chiare.


Per chiudere in bellezza, l'elezione di Piero Grasso, che sconosciuto non è.
Anche lui ha fatto un discorso toccante, che vi invito a riascoltare con attenzione. Era visibilmente emozionato ma nel suo primo atto ufficiale c'è la voglia di fare bene, forte delle esperienze vissute come magistrato anti-mafia. Davvero forte e anche motivante il passaggio in ricordo di Antonino Caponnetto.
Molti vedevano in queste due nomine le prove del governo che sarà e, anche se queste sono state molto apprezzate anche all'estero, il lavoro da fare per tirar fuori l'Italia dai guai in cui si trova non è affatto finito, cominciando da un debito pubblico che ha superato i 2.000 miliardi di euro.


E adesso, cari eletti fate il lavoro per cui siete stati chiamati e vediamo di dimostrare che l'Italia, oltre ad essere un paese straordinario, può essere anche un paese normale.

sabato 16 marzo 2013

Via Crucis

Come da tradizione, 15 giorni prima della Pasqua, si svolge la Via Crucis nel parco dell'Oratorio. Di sicuro la "scenografia" aiuta e, nonostante le temperature ancora invernali, la partecipazione è sempre alta.
Una Via Crucis centra sul cammino di fede di Gesù, iniziato alla nozze di Canaan (e con tanto di brindisi, anche sefatto con il Ginger al posto del vino!), passando per l'annunciazione a Maria, la chiamata degli apostoli e l'ammissione di verità da parte del centurione, per chiudere con la resurrezione di Lazzaro, che preannuncia la Pasqua.
Ma la parte più significativa, a mio modesto parere, è stata la stazione che aveva per tema il lavoro di falegname di Gesù. " Una normalità che coincide con la quotidianità, con quanto comporta ripetitività, stanchezza, fatica, sacrificio, impegno a all'insegna del senso del dovere. Ci insegna anche ogni lavoro, anche il più umile e il più stressante, ha dignità umana,in quanto rimanda alla persona coinvolta nel lavoro, in obbedienza alla volontà originaria del Creatore".

mercoledì 13 marzo 2013

Habemus Papam

Ha un viso simpatico e quell' accento spagnolo lo rende ancora più simpatico. Decisamente "colpito" dalla folla ai suoi piedi ma pronto alla battuta, "Avevano bisogno di un Papa e sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo". Eloquente ma anche deciso e autorevole quando ottiene dalla piazza un silenzio quasi irreale che traduce una preghiera proprio per questa nuova missione.
Benvenuto Papa Francesco !

lunedì 11 marzo 2013

Pronti? Via!

Ma non ve l'avevo già detto che torna il Palio?
E allora non si capisce perrchè vi siete persi la sua presentazione?
Comunque, nonostante molti di voi, sabato scorso il Palio è partito e la novità si coglie già dalla foto iniziale: le contrade sono tre ed il Palio è dedicato a don Vincenzo, che potete scorgere sullo sfondo.
E poi la sua durata è ridotta, dal 19 Maggio a 2 Giugno ma non vorrete che vi racconti tutto io? Quindi state attenti... seguiranno altri indizi.

venerdì 8 marzo 2013

She's always a woman

Messaggio del Segretario Generale dell'ONU, Ban Ki-Moon.
«Celebrando la Giornata Internazionale delle Donne occorre guardare indietro a un anno di sconcertanti episodi di violenza contro donne e ragazze e chiedersi come ci si possa aprire a un futuro migliore.
Una giovane donna è stata violentata a morte da un gruppo. Un’altra si è suicidata, per quella stessa vergogna che avrebbe invece dovuto marchiare gli stupratori. Adolescenti sono state colpite a bruciapelo per aver osato aspirare a un’istruzione. Queste atrocità, che giustamente hanno scatenato un’ondata di indignazione globale, sono parte di un più ampio problema che pervade virtualmente ogni società, ogni forma di vita.
Guardate le donne che vi circondano. Pensate a quelle che vi sono care nelle vostre famiglie e nelle vostre comunità. E capite come ci sia la probabilità statistica che molte di loro abbiano subito violenza nel corso della loro esistenza. Un numero ancora maggiore di esse si è trovato a dare conforto a una sorella o un’amica, condividendone il dolore e la rabbia dopo un’aggressione.
Quest’anno, in occasione della Giornata mondiale della donna, convertiamo la nostra rabbia in azione. Dichiariamo che perseguiremo i crimini contro le donne e non permetteremo mai che le donne siano punite per gli abusi di cui sono state vittime. Rinnoviamo la nostra promessa di combattere questa minaccia globale ovunque si possa annidare, in casa e nei luoghi di lavoro, in zone di conflitto e in pacifiche cittadine e nella mente delle persone che permettono a tale violenza di perpetuarsi.
Facciamo inoltre una promessa speciale alle donne in contesti di conflitto, dove la violenza sessuale diventa troppo spesso uno strumento di guerra volto ad umiliare il nemico distruggendone la dignità».

giovedì 7 marzo 2013

Una storia non comune

Ieri sera a "Le invasioni barbariche", ho sentito la storia di questa bella ragazza che, con enorme grinta, ha affrontato la vita dopo un terribile incidente che le ha portato via... le gambe.
Se ve la siete persa, cliccate qui.

lunedì 4 marzo 2013

L'ultimo saluto

Una chiesa gremita fino all'impossibile ha dato oggi l'ultimo saluto al nostro don Vincenzo.
Moltissimi i parrocchiani, praticamente tutti i sacerdoti della diocesi ma anche tante persone che, durante la sua lunga e densa vita, hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo. Ancora di più coloro che in questi tre giorni di veglia sono venuti a dire una preghiera raccomandandolo all'infinità bontà del Padre.
Una cerimonia semplice, come era nel suo stile, impreziosita dalla musica dell'organo, suonato da uno dei suoi numerosi nipoti, e chiusa dall'Inno a San Bernardino, forse il brano più noto e sicuramente più suonato nella nostra chiesa.
E ancora più commoventi le preghiere e il saluto letto sempre dai nipoti, poche parole sempre semplici e dirette nel ricordare la fortuna di essere cresciuti con ben tre zii sacerdoti, la speranza di veder rifiorire il Seminario, la passione sempre presente per la musica e la preghiera, elemento costante e fondante soprattutto dell'ultima parte della sua vita.
E poi il suo motto che ci resterà per sempre nel cuore: "sarai sempre il nostro don Vincenzo".

Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione
ed è giunto il momento di sciogliere le vele.
Ho combattuto la buona battaglia,
ho terminato la mia corsa,
ho conservato la fede.
Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore,
giusto giudice,
mi consegnerà in quel giorno;
e non solo a me,
ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.
dalla seconda lettera di S.Paolo Apostolo a Timoteo

venerdì 1 marzo 2013

Riposa in pace

Da stasera siamo tutto un po' orfani. Don Vincenzo ci ha lasciato...
Quando don Natale, durante la celebrazione della Via Crucis di stasera, lo ha annunciato con la voce rotta a chiunque fosse in chiesa è mancato il fiato, un unico infinito attimo in cui si è smesso di respirare, realizzando esattamente in quel momento quanto fosse parte della vita di tutti noi don Vincenzo. Ognuno con il suo bagaglio personale di ricordi lo serberà nel proprio cuore, cercando di assorbire quel dolore che proprio stasera ci ha travolto.