sabato 13 giugno 2015

Il linguaggio segreto dei fiori

Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa.
È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori.
E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima ma non alla protagonista che non ha ancora trovato e vuole solo proteggerla ed amarla, e riuscendo anche a farla riavvicinare all'unica "mamma" che l'abbia mai voluta.
Il romanzo si legge facilmente, niente pretese e, a mio parere, un po' ovvia la conclusione. Belle le pagine dove racconta come Victoria, ad ogni richiesta di fiori, analizza l'acquirente e trova il fiore giusto per quel'occasione con tanto di spiegazione proprio sul linguaggio segreto dei fiori. E' un libro sull'inadeguatezza perchè è proprio questo il sentimento che governa tutta la vita della protagonista ma parla anche di errori, più o meno grandi, e di come questi possano cambiare il corso della nostra vita.

E finalmente è uscito un libro per cui tifavo da tempo, il suo titolo é ...
"Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve"
di Jonas Jonasson

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

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