venerdì 31 luglio 2015

Al binario 9 e 3 quarti

L'avete riconosciuto?
Come no? E' il binario più famoso del mondo, quello da cui Harry Poter partiva ogni autunno per Hogward.
In realtà questo luogo esiste davvero (non il binario) e si trova alla stazione King's Cross dove, con poca spesa, è stato allestito quanto si vede in figura ed ora è una delle mete obbligate per chi visita Londra.
Questa "mania" di visitare i luoghi di un romanzo (come nel caso di Harry Potter), di un film (come accadde quando uscì "Il codice Da Vinci") o di una saga (vogliamo parlare de "Il Trono di Spade"?) è una moda che in fondo ci piace davvero!
Se volete conoscere i luoghi di Harry Potter, cliccate sull'immagine iniziale oppure QUI.
Perchè ve lo racconto oggi? Perchè oggi la mamma di Harry Potter compie 50 anni. La signor Rowling, ora scrittrice affermata e con un bel gruzzolo in banca, dove la saga che l'ha resa nota non ha smesso di scrivere e pure bene. Infatti ha annunciato che, il prossimo autunno, Robert Galbraith (pseudonimo che sta usato dopo il successo planetario del maghetto occhialuto) andrà in stampa con la terza avventura dell'investigatore privato Cormoran Strike. I due romanzi precedenti, "Il richiamo del cuculo" e "Il baco da seta", sono stati una bella sorpresa, davvero ben scritti oltre ad una bella storia.
Complimenti e auguri mrs Rowling!

domenica 26 luglio 2015

XVII Domenica

DOMENICA XVII DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Giovanni 6,1-15

Che cosa ci dice Gesù?
Gesù si trova di fronte a una gran folla che ha fame. Dialoga con i suoi discepoli. Dove incontrar il pane per tanta gente? Duecento denari di pane non sono sufficienti. C'è qui un ragazzo con cinque pani e due pesci. Fateli sedere tutti. Gesù prese i pani, rese grazie e li diede loro. Così fece dei pesci. E tutti mangiarono.
Che cosa ci vuol dire Gesù con questo miracolo? Che la fame si vince condividendo quanto abbiamo. Dio infatti ha creato la terra per tutti senza privilegi nè esclusioni. I beni sono per tutti. Quanto ho è anche di chi non ha. La proprietà privata tiene una ipoteca sociale. Così vivevano i primi cristiani tra di loro non c'era nessun bisognoso. La proprietà privata poi, quando tocca le risorse naturali, deve essere sempre in funzione dei bisogni dei popoli, non di un gruppo di privilegiati.

Riflettiamo
Questo miracolo di Gesù, ci si sfama condividendo, ci porta a riflettere sulla tragica situazione attuale.
L'uno per cento della popolazione possiede il 50 per cento dei beni del mondo.Il venti per cento della popolazione possiede il 45 per cento dei beni del mondo. Il settanta nove per cento della popolazione mondiale deve vivere con il 5 per cento dei beni rimasti.
Dice il Papa Francesco: Viviamo sotto la dittatura del denaro che muove e controlla tutto il sistema economico mondiale. Come liberarcene? Il Papa nella sua visita a Bolivia, parlando all'organizzazione dei gruppi popolari, ha confermato la formula già in atto da loro. Dice loro: Ho conosciuto da vicino diverse esperienze vostre in cui i lavoratori riuniti in cooperative e in altre forme di organizzazioni comunitarie sono riusciti a creare un lavoro dove c'erano scarti dell'economia idolatrica (del denaro). Vi ho visto lavorare per la terra e l'agricoltura contadina, per l'autocostruzione di abitazioni e lo sviluppo di infrastrutture di quartiere e in tante attività comunitarie.
Voi, i più umili, gli sfruttati, i poveri e gli esclusi, voi potete fare molto. Oserei dire che il futuro dell'umanità è in gran parte nelle vostre mani, nella vostra capacità di organizzare e promuovere alternative ai grandi cambiamenti in corso sia regionali che nazionali e globali.
Che dite di questa proposta per un cambio mondiale fatta dal Papa là in Bolivia? Ci credete? Potete esprimere le vostre opinioni.

Preghiamo
Oggi Signore, la preghiera ci è quanto mai nesessaria per chiederti la conversione da una vita a uso e consumo personale a una vita più comunitaria fino al punto di saper condividere ciò che abbiamo con chi non ha. Questo cambio solo tu, Signore, ce lo puoi far fare. Per questo ti diciamo: aiutaci, Signore!

Ci compromettiamo
a valorizzare e a partecipare a tutte le organizazzioni popolari e anche eclesiali presenti nel nostro ambiente per mantenere vivo in noi quello spirito comunitario necessario per essere domani persone pronte per un cambio. Non dimentichiamo che collaborare per formare comunità nelle nostre parrocchie è la base per creare un cambio nell'ambiente in cui viviamo.
don Ermminio

martedì 21 luglio 2015

La pace cammina...


.. sul serio!
Può sembrare una battuta e invece si tratta di un'iniziativa che porterà un autentico "fiume di persone" dalla foce alle sorgenti del nostro fiume nostrano, il Serio appunto. A parte il gioco di parole, fin troppo facile, da oggi e fino a Domenica un gruppo di marciatori percorranno le strade che da Montodine arrivano a Valbondione, dove il Serio nasce. Ogni giorno un tratto a piedi, di diversa lunghezza, lungo il fiume Serio, l'incorntro con le comunità locali e tanta musica.
La marcia è organizzata dai Marciatori della Pace di Vaiano Cremasco, Soncino e Romanengo in collaborazione con le amministrazioni coinvolte.
Giovedì 23, a Romano di Lombardia, arrivo della tappa prevista, Gio Bressanelli canterà Fabrizio De André, nell'orto Botanico "Longhi" che fa parte del Parco del Serio, e si esibirà anche Domenica al Rifugio Curò, al termine di tutta l'avventura.
Per leggere tutto il programma, clicca QUA!

domenica 19 luglio 2015

XVI Domenica


DOMENICA XVI DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 6,30-34
Di ritorno dalla missione gli Apostoli informano Gesù dell'esito della Evangelizazzione. E Gesù disse loro:
"Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un poco"
Gesù vuole riunire gli Apostoli con sè per far capire loro che quanto hanno fatto, scacciare i demoni, guarire gli infermi, convertire le persone... non era altro che quello che Lui stesso , Gesù, faceva. Era Gesù che agiva in loro in questa missione che avevano appena terminato. Con questa missione gli Apostoli hanno reso presente il REGNO DI DIO che è GESU' stesso.
Appare chiaro che evangelizzare è possibile solo se c'è piena comunione con Gesù perchè evangelizzare è rendere presente Gesù. Senza Gesù la missione è predicare al vento.
Sceso dalla barca, Egli vide un gran folla, ebbe compassione di loro, perchè erano come pecore senza pastore e si mise a insegnare loro.
La compassione di Gesù è la fotografia della sua missione, è il segno più autentico del suo amore che si apre a tutte le sofferenze fisiche e morali che incontra. Gesù soffre con noi perchè ci ama

Riflettiamo
Un quadro delle tante sofferenze che martirizzano la nostra società lo troviamo nella conclusione che Papa Francesco fece nel suo discorso ai gruppi popolari di Bolivia: "Nessuna famiglia senza casa, nessun contadino senza terra, nessun lavoratore senza diritti, nessun popolo senza sovranità, nessuna persona senza dignità, nessun bambino senza infanzia, nessun giovane senza opportunità, nessun anziano senza una venerabile vecchiaia. Proseguite nella lotta e abbiate molta cura , per favore, della Madre Terra".

Preghiamo
Signore, facci partecipi della tua compassione. Che mai restiamo indifferenti di fronte ai tanti mali che affliggono la nostra società oggi. Che nessuno continui a soffrire per colpa nostra.
Ma ancor più, che la nostra vita non rischi di esere inutile per mancanza di comunione con Te.

Ci compromettiamo
a ricuperare il valore dell'Eucarestia perchè la nostra vita sia sempre più affiancata dalla presenza di Gesù. Gesù stesso lo ha detto: "senza di me non potete far niente". Per questo ci deve preocupare il venir meno per esempio della fede nell'Eucarestia in questo nostro tempo.

don Erminio

sabato 18 luglio 2015

Classici rivisitati

Romanzo delle comunicazioni mancate e cercate a fatica, degli annunci mai giunti a buon fine, delle voci che si rincorrono senza certezze, delle indicazioni sbagliate, del disorientamento, delle lettere non recapitate, delle incognite sul destino dei congiunti e degli itinerari smarriti: nel 2015 l’intreccio de I promessi sposi si risolverebbe banalmente con uno smartphone.
È vero che con i se e con i ma non si fa la storia e tanto meno la letteratura. Ma basterebbe qualche mail, un sms, una chiamata al cellulare, uno sguardo a Google maps per sciogliere molti dei drammi narrati da Alessandro Manzoni. Prendete il capitolo 16. Renzo, braccato dalla polizia, è in fuga da Milano e cerca affannosamente una via di salvezza...

Inizia così la risposta alla sfida lanciata dall'inserto "La Lettura" a quattro odierni romanzieri. Aveva chiesto lo di riscrivere quattro classici attualizzandoli ed ecco che Renzo e Lucia si sarebbero potuti ritrovare molto prima con l'aiuto della tecnologia.
E chi sono gli altri romanzi? "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde che se la prende con Facebook, "Alla ricerca del tempo perduto" di Marcel Proust e la sconcertante scoperta del botox e infine "Lo strano caso del dottor Jekill e mister Hyde" persi nei social network.
Se volete leggere tutto l'articolo, basta cliccare QUI.

giovedì 16 luglio 2015

La vita prima di Internet

Come si viveva prima di Internet?
Per la larga fetta di persone che non hanno vissuto direttamente quegli anni è sicuramente necessario un grande salto di fantasia: immaginare un mondo senza accesso diretto alle fonti, wikipedia, o giornali online, ma anche senza smartphone, lettori MP3, musica streaming, video, chat e social networks.
Ma anche per chi ha direttamente vissuto quei periodi è un ricordo oggettivamente difficile da focalizzare: siamo così assuefatti ai risultati della rivoluzione microelettronica che oggi ci sembra quasi impossibile che sia esistito un momento in cui tutto questo, semplicemente, non esisteva.
C’è stato però un tempo, nemmeno tanto lontano, in cui l’unico modo per telefonare fuori di casa era costituito dalle cabine telefoniche, oggi se ne vede ancora qualcuna in giro per l’Italia, utilizzando i mitici gettoni, ed i computer erano delle enormi, costosissime apparecchiature, piene di ammiccanti lucette ed accessibili solo ad una élite di sacerdoti in camice bianco.

Vi intriga? Per leggere il resto, clicca qui.

martedì 14 luglio 2015

Cinema all'aperto

Con il caldo si sta all'aperto e, perché no, anche in compagnia di un bel film?
Stasera, a Crema in piazzetta Terni de Gregori, si terrà la proiezione di una divertente commedia dal titolo "Scusate se esito" con Raul Bova e Paola Cortellesi (ingresso € 3,00). Domani sera invece, gratuitamente, a Bagnolo si proietterà "Still Alice" con la bravissima Julianne Moore e infine Venerdì, ad Offanengo nel cortile della biblioteca, potremmo assistere (sempre gratuitamente) al film di animazione "Big Hero 6".

lunedì 13 luglio 2015

Books not bullets

La cronache ci dicono che ieri era il 18-esimo compleanno di Malala Yousafzai, la giovanissima attivista pachistana divenuta simbolo del diritto all'educazione scolastica per le bambine e le ragazze, anche nel mondo islamico, dopo essere stata ferita in un agguato compiuto da un commando di fanatici talebani nel 2012.
Che fosse una ragazza eccezionale ce n'eravamo già accorti, ma per il suo specialissimo compleanno, ha fatto molto di più. Infatti ha lanciato la campagna "Books not Bullets", letteralmente "Libri non proiettili", perchè è fermamente convinta che l'educazione sia l'arma più potente, esattamente come sosteneva Nelson Mandela.
E così, invita tutti a postare un foto con il proprio libro stretto in mano e a dire ai potenti della Terra che l'unica vera arma per il cambiamento è l'educazione!
Se volete partecipare, basta cliccare QUI ... ops... the website is in English!

domenica 12 luglio 2015

XV Domenica

DOMENICA XV DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 6,7-13

Il gruppo dei dodici ora prende forma. Dopo di averli formati, ora Gesù li invia a evangelizzare. Sono l'inizio della chiesa che Gesù fonderà proprio per continuar la sua missione. Come li invia?
A due a due come segno che son parte di una comunità e non annunciano un messaggio proprio. Dà loro potere sugli spiriti impuri. Non sono i diavoli ma è tutto ciò che mortifica o distrugge la vita.
Le condizioni per svolgere questa missione?
Non prendere nè pane, nè sacca, nè danaro, una sola tunica, solo sandali. Un distacco da tutto per essere liberi di evangelizzare solo per amore e non per interessi materiali.

Riflettiamo
Una prima esperienza di Chiesa in missione è quella del Vangelo di oggi: gli Apostoli inviati a evangelizzare. Il primo compito della Chiesa di Gesù quindi sarà quello di evangelizzare cioè far conoscere il Vangelo di Gesù e costruire così il REGNO DI DIO, Come cristiani cioè seguaci di Cristo, dobbiamo far conoscere agli altri il Gesù che habiamo conosciuto e quanto Lui ha fatto per noi. E se non ne parliamo a nessuno diamo l'impressione che Gesù non abbia fatto niente per noi o che non è importante, che non è stato LA BUONA NOTICIA.
Perchè molti cristiani non frequentano più la Chiesa? Per quante giustificazioni adducano la vera causa è che non avevano fede in Gesù ma erano solo persone religiose.
E poi LA FEDE NACE E SI IRROBUSTISCE SOLO DANDOLA cioè Gesù lo vai conoscendo sempre più ogni volta che tu parli di Lui a un altro.

Preghiamo
Signore, perdonaci per tutte le persone che non ti hanno conosciuto per colpa nostra.
Facci persone responsabili perchè tu possa servirti di noi per darti a conoscere a tanti altri.
Facci tuoi missionari.

Ci compromettiamo
Come potrei essere missionario nel mio ambiente?
--Collaborare per rendere missionaria la mia comunità.
--Farmi presente dove c'è una situazione di sofferenza o di crisi: di famiglia, di rapporti.
--Favorire la formazione di gruppi del Vangelo fino ad andare a leggere il Vangelo nelle famiglie.
--Usare la preghiera per raggiungere tutte le situazioni di emergenza dal mio ambiente fino a...
--Farmi amico-a dei i rifugiati, migranti, room, anziani, disabili.
Non si può credere in un Dio che è Padre senza saper vedere un fratello in ogni persona che incontri.
Non si può seguire Gesù senza dare la vita per quelli per i quali Lui è morto sulla croce.
Chiedi alla Spirito Santo occhi per vedere .... e un cuore per amare....

don Erminio

venerdì 10 luglio 2015

Il centenario che...

Allan Karlsson è un arzillo nonnetto che, raggiunta la prodigiosa età di 100 anni, decide di fuggire dalla casa di riposo che lo ospita.
In realtà Allan ha scappa non perchè teme la festa ma perchè la casa di riposo gli sta stretta! E come non potrebbe essere? Ha conosciuto alcuni dei protagonisti del ventesimo secolo, da Stalin a Mao, da Fermi a De Gaulle, e vissuto così intensamente che non riesce proprio a smettere!
Così, molto semplicemente, apre la finestra e, in pantofole da camera, se ne va e anche stavolta le avventure non lo abbandonano perchè la sua filosofia di vita è riassunta da lui stesso in una frase del romanzo:
“Non serve iniziare la giornata cercando di indovinare cosa accadrà.”
La trama è surreale e costellata da ampi flashback in cui il protagonista ripercorre la sua incredibile vita, densa di incontri incredibili e altrettanti colpi di fortuna, in un susseguirsi di piccoli ed enormi eventi che narrano un secolo di storia. Ci sono personaggi veri, altri verissimi e altri ancora inverosimili e, per on farci mancare proprio niente, pure un elefante di nome Sonia! Ricorda un po' Forrest Gump per l'ingenuità con cui Alfred affronta ogni avversità e, proprio come Forrest, anche lui alla fine se la cava sempre.
Confesso di averlo letto la scorsa estate e di aver tanto insistito nel proporlo al Club senza successo che alla fine ho smesso. Ma... qualcun altro l'ha messo nell'urna e oplà ... ecco il nostro vecchietto sulla ribalta!
Da questo romanzo ovviamente ne hanno tatto un film, divertente se non avete letto il libro, un po' deludente nell'altro caso.

E con l'estate e un incastro impossibile di vacanze, non ci saranno aggiornamenti fino a fine Agosto... finalmente un po' di tempo per leggere altro e poi raccontarci queste nostre personalissime letture estive.
Comunque, il libro ufficiale per il prossimo appuntamento è niente meno che l'ultimo vincitore del Premio Pulizter...
"Tutta la luce che non vediamo"
di Antony Doerr

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

martedì 7 luglio 2015

Carta di Milano

Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale.
Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia.
Riteniamo che solo la nostra azione collettiva in quanto cittadine e cittadini, assieme alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali potrà consentire di vincere le grandi sfide connesse al cibo: combattere la denutrizione e la malnutrizione, promuovere un equo accesso alle risorse naturali, garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi.
Questo è il preambolo della Carta di Milano, il documento redatto e che resterà al termine dell'EXPO come impegno per tutti noi affinchè il futuro sia più equo in termini di cibo e di risorse.
E' un documento importante! Io l'ho firmata, e tu? Se vuoi leggerla, basta che visiti il sito carta.milano.it e ne esiste anche un versione per i bambini, non meno importante, e che inizia con la bella poesia di Gianni Rodari.
Quanto pesa una lacrima?
Dipende:
la lacrima di un bambino capriccioso
pesa meno del vento,
quella di un bambino affamato
pesa più di tutta la terra.

domenica 5 luglio 2015

XIV Domenica


DOMENICA XIV DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 6, 1-6

Gesù è in piena evangelizzazione, nientemeno che nel suo paese natio, Nazareth. Era un dovere andarci. Gesù parla nella sinagoga. Però non ha fortuna. Lo ammirano per la sua sapienza e anche per i suoi prodigi. Però non gli credono.
Perchè?
Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Josè, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui con noi? ( fratelli e sorelle è per dire parenti)
Non gli potevano credere perchè era uno di loro cioè un morto di fame come loro. Il povero non confida mai nel povero. Il povero ha in sè stampata la immagine del ricco e solo in lui ha fiducia perchè il ricco sì ha i mezzi per poterlo aiutare. Ed era proprio questo che impediva a quelli Nazareth di accettare Gesù come un profeta perchè era uno di loro.

Riflettiamo
Forse anche noi non siamo lontani da questa maniera di pensare della gente di Nazareth. In Gesù cerchiamo grazie speciali, miracoli che ci dicano che Gesù è Colui che può tutto e ci aiuta. al punto che se non otteniamo quanto chiediamo, è motivo per pensare, almeno segretamente,che anche Gesù in fin dei conti non serve molto.
Se poi ci mettiamo davanti all'Eucarestia con questa mentalità efficientista, niente di più scandaloso che incontrarci con un Gesù presente nei segni poveri di un pò di pane e di vino, senza però vederlo, e per di più un Gesù su di una croce.

Preghiamo
Signore, aiutaci a capire che il tuo apparire in mezzo a noi povero tra i poveri, senza potere, è la unica maniera per poter amare e condividere la vita di chi si sente emarginato

Ci compromettiamo
Se apparisse la Madonna o avvenisse un miracolo in mezzo a noi certamente accudirebbe molta più gente che non alla messa o da un ammalato, o da un carcerato
Eppure Gesù è stato chiaro: "questo è il mio corpo"..."questo è il mio sangue"...."tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli è a me che l'avrete fatto".
Credere è proprio questo: rinunciare ai nostri criteri di efficenza par accettare il modo di attuare di Gesù che è quello della Croce cioiè mettere sempre la vita al servizio degli altri.
Sposare questi criteri significa rivoluzionare tutta la nostra pastorale.

mercoledì 1 luglio 2015

Voglia di vacanza?


Dal Perito Moreno a Petra, dal Machu Picchu alla Muraglia Cinese, ecco gli angoli del pianeta dove natura e rovine millenarie esprimono tutta la loro affascinante potenza.
Questa una selezione di posti da vedere almeno una volta nella vita secondo Wired che aggiunge "Cosa aggiungereste?"
Per me, mancano le Dolomiti e il Salento!