domenica 13 ottobre 2013

La Zia più pazza del mondo


Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell’America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a vostra zia – che non conoscete.
Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone di vostro padre – poco dopo effettivamente muoia, nello spogliatoio del suo golf club.
Immaginate di venire spedito a New York, di suonare all’indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di vedervi aprire la porta da una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese.
Ancora, immaginate che la gran dama vi dica «Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!», e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode che regolarmente anticipa.
A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l’America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.

Inizia così "Zia Mame" di Patrick Dennis, una autentica pietra miliare nell'universo della narrativa americana, un misto esotico e decisamente stravagante fra Mary Poppins, ne sa e ne combina di molto peggio, e una dama d'alta classe, decisamente vero e forse esagerato nel suo modo di vivere. Insomma questa donna, etichettata dal fratello come "un destino che non avrebbe augurato neanche a un cane, ma per disgrazia non avevo altri parenti, e se uno era un derelitto come me non poteva fare tanto lo schizzinoso."
E così, quando il padre muore improvvisamente Patrick viene affidato proprio a Mame che, nonostante la vita mondana lo cresce oserei dire anche bene, facendo capire fin da subito che questo ragazzino gli piace davvero. Lo trascina ovunque e non lo lascia mai anche se, in più di una vicenda raccontata, ci viene da pensare che l'adulto sia Patrick e non la zia.
Un libro molto divertente ed è quasi incredibile pensare che, dopo 19 rifiuti, fu pubblicato per la prima volta nel 1955. E' moderno e leggero, parla del rapporto fra le generazioni in modo divertente ma non sciocco, delle difficoltà economiche (quelle della Depressione americana) con serietà ma infinita speranza, senza mai prendersi troppo sul serio nell'eterna fiducia che ci deve essere una speranza, un'altra occasione. Insomma, proprio una bella lettura da ombrellone... visto che l'avevamo scelto proprio nel mese di Agosto!
E c'é anche un film, disponibile in biblioteca comunale, se proprio non avete voglia di leggere...
E per Settembre, anche se io ve lo racconto solo ora, abbiamo pescato un romanzo italiano semplicemente meraviglioso, che ho già letto e consigliato a mezzo mondo
"Non so niente di te"
di Paola Mastrocola

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

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